La transizione ecologica non è più rinviabile e anche i brand affrontano la sfida e fanno la loro parte. Il marchio diventa emotivo, responsabile, ma il Green Marketing deve coincidere con un reale impegno per il futuro, con interventi concreti, tracciabili e trasparenti
di Luca Borsoni e Alice Palumbo Managing Partner ASBORSONI e ASB\COMUNICAZIONE, Azienda Associata AISM
Co-autori di “Estetica virale. Lo spot pubblicitario nel capitalismo digitale”
Articolo pubblicato su Digital4MARKETING il 27/10/2021
Che cosa accadrebbe se, invece di concentrarsi interamente sul profitto, i marchi razionalizzassero il loro impatto fornendo uno statement incisivo contro gli sprechi di filiera, i materiali non ecologici e la dipendenza da fonti non rinnovabili? Questa è la domanda a cui i marchi sostenibili cercano di rispondere e che cercano di comunicare con il Marketing sostenibile, o Green Marketing.
L’accelerazione dello sviluppo demografico, tecnologico e industriale del secolo scorso ha intensificato la portata degli effetti dell’attività umana sull’ambiente. Il riscaldamento globale, la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici, l’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria sono diventati un problema globale per le economie e le società, tanto da meritare politiche a tutto campo come il Green Deal europeo. E da esigere un impegno anche da parte dei brand, sempre più attivi. … leggi l’articolo …