New purchasing trends force marketing changes

aism12_articolo_CCIl 2013 è un anno di profondo cambiamento per l’economia.

Cambiamento che tocca in modo incondizionato il Consumatore, I Professionisti e le Aziende.
Usi, consumi, strategie sono impattati da questa destabilizzazione e portano ad una nuova ‘cultura’ dell’utente.
Anello fondamentale di tutto il processo è il Consumatore che, grazie al suo potenziale di acquisto, riesce a rinnovare continuamente la strategia di mercato adottata dai Brand e dai Professionisti.
Quando il Consumatore si adatta ad un nuovo status, ecco che anche il Marketing deve cambiare tendenza.
Proprio com aveva e preannunciato una ricerca di mercato di Groupm Media Investment che, a fine 2012, aveva anticipato il nuovo trend.
L’indagine è stata effettuata su 5.627 intervistati.
Il range di analisi era ampio: ben 34 marchi tra I più diversi e ad alta rotazione.
28 sono stati gli atteggiamenti di consumo verificati al fine di ottenere una visione dell’insieme quanto più verosimile e realistica possibile.
A livello qualitativo sono state fatte indagini etnografiche internazionali sia sul campo che sul web.
Un’indagine ben strutturata che, come scopo, prevedeva la misurazione del grado di innovazione di un brand ed il monitoring dei segnali emergenti dell’innovazione legata ai suoi consumi ed all’utilizzo della comunicazione (media).
I concept misurati sono tre:
– digital
– crisi
– sostenibilità.
La loro interpretazione può non essere univocal per l’utente. Quindi la popolazione di intervistati è stata segmentata in tre differenti fasce:
– consumatori ‘Follower’, pari al 27%: tutti quegli utenti che, in attesa di una ripresa, tagliano
i consumi
– consumatori ‘Mainstreamer’, pari al 50%: utenti molto sensibili alla green economy,
che investono il loro tempo nel social commerce focalizzandosi sempre verso il low cost
– consumatori ‘Innovator’, pari al 23%: coloro che, qualsiasi cosa accada, portano avanti
l’economia, diventando pionieri dei nuovi brand e delle nuove tendenze, soprattuto in ambito
HiTech.
Questa indagine di mercato svela comportamenti inaspettati da parte dei Consumatori.
In modo sorprendente, la fascia dei Follower (ossia, I più reticenti ma oculati all’acquisto) risultano essere molto attivi verso il Digital.
Ben il 64% confermano che lo shopping online è appagante mentre il 52,2% dei Mainstreamer ammette di recensire online I propri acquisti. Solo il 44,3% degli Innovator, I pionieri Hitech, commentano e bloggano su Internet in merito ai Brand o ai prodotti acquistati.
La crisi dà priorità differenti in base al target. Infatti, il 79,8% dei Follower, più oculati sul necessario, affronta la crisi conoscendo esattamente le fasce orarie per usare gli elettrodomestici risparmiando. I Mainstreamer, per il 74,4%, si reputano molto bravi nel trovare I migliori compromessi tra prezzo e qualità dei prodotti mentre, I più tecnologici rappresentati dal 55,5% degli Innovator, confrontano I prezzi a scaffale.
E per sostenere l’ambiente?
I Follower sono, per l’85,1%, dei perfetti sostenitori della raccolta differenziata. Il 66,2% dei Mainstreamer utilizzano l’auto solo in caso di necessità. Solo l’8,6% degli Innovator acquistano prodotti a chilometro 0.
Il risultato principale è il seguente.
Quest’anno si intercetta, in modo accentuato, un comportamento al consumo che non predilige il ‘nuovo’ a tutti I costi ma il giusto compromesso tra efficacia e design del prodotto offerto (inclusi I servizi).
Molte aziende potranno trarre profitto dalla conoscenza di queste nuove tendenze sui consume e stili di vita, così come dei brand del momento.
E’ necessario oggi, più di ieri, capire come mutano gli atteggiamenti dei consumatori.
Produzione dei prodotti, promozione, pubblicità poggiano le proprie basi sulle azioni degli utenti e, perchè no, sui loro gusti.

Cristina Cuviello
MORE MARKETING SRL
Associata AISM Associazione Italiana Marketing