Les Strategies Absurdes

Quello che l’autrice contesta, e dimostra con dovizia di casi, è l’utilizzo degli incentivi per ottenere performance migliori, aumenti delle vendite, ma anche più senso civico dai cittadini che, di fronte a forme di disincentivazione, quali multe e sanzioni, fanno proprio il contrario di quello che ci si aspetterebbe razionalmente.

Clamoroso è lo studio fatto su un asilo israeliano dove, a fronte dei continui ritardi nel recuperare i figli, si era tentato di scoraggiare questa prassi con delle multe. Il risultato, tutto da ridere, è che i ritardi non solo sono aumentati ma la pratica si è diffusa e ciò perchè il fissare una multa, in pratica un prezzo per un’ora di parcheggio del pupo a scuola, aveva fatto scattare quel meccanismo di valutazione economica che colpisce anche un team dove si utilizzano incentivi solo monetari.

È il fenomeno del “viaggiatore clandestino”, quel tipo di lavoratore che sfrutta il lavoro del gruppo senza contribuire molto, perchè sa che l’incentivo più grosso andrà al team leader o che sarà uguale per tutti, per cui diventa più “economico” non fare molto, visto che c’e chi remerà comunque anche per lui, ma con un effetto molto negativo che è l’abbassamento diffuso della produttività in tutto il gruppo.

Ovviamente l’autrice non è del tutto contraria a un sistema di incentivi, ma ne dimostra la poca importanza mentre, per ottenere risultati, è vitale il motivare la gente.

Dipendenti e cittadini che diventano attivi e proattivi quando lo scopo è alto, quando il successo della propria azienda è un “valore”, quando l’umano, che non vive di solo pane, si sente orgoglioso di contribuire al benessere e alla crescita della comunitá di cui fa parte.

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di Roberto Marsicano