Innovazione e automazione nel futuro della logistica: il magazzino del 2023

Articolo a cura di BG Log s.r.l. Azienda Associata AISM


Siamo giunti al 2023, un anno di novità e di ulteriori sfide per la logistica e per la gestione del magazzino.

Dall’inflazione alla carenza di materie prime, dovute agli importanti eventi geopolitici, passando per le difficoltà di trovare ed assumere personale con le competenze tecniche richieste.

La logistica, dopo due anni difficili e complessi, ha dimostrato di superare le sfide rinnovandosi e migliorandosi adottando processi innovativi e nuove tecnologie.
Fattori come la produttività e la capacità di adattarsi rapidamente ad un contesto
iper-dinamico sono sempre più critici per garantire la sopravvivenza delle aziende.

Vediamo dunque nel dettaglio le tendenze per il magazzino del 2023, e quindi i principali aspetti sui quali concentrarsi per anticipare i cambiamenti, mantenendo il vantaggio competitivo.

INFLAZIONE, CHE COSA ASPETTARSI PER IL 2023

Pandemia, crisi dei chip, aumento dei costi dei noli, “rottura” della supply chain globale, impennata dei prezzi delle materie prime e dell’energia.

Negli ultimi tre anni, per le imprese, la possibilità di approvvigionarsi ovunque nel mondo in tempi prestabiliti e a costi contenuti, si è di colpo smaterializzata.

Dalla globalizzazione spinta del passato, stiamo passando ad una sorta di slowbalization, mentre in parallelo inflazione, nuovi protezionismi, rallentamento globale e calo di fiducia creano per le imprese nuove sfide. Ecco perché la produzione dovrà essere sempre più resiliente ai rischi, cognitiva, circolare, rapida ed inclusiva”, così ha spiegato il presidente scientifico del World Manufacturing Forum di Brescia, Marco Taisch.

L’obiettivo deve essere dunque quello di rendere le catene di fornitura affidabili e flessibili, avvicinando il più possibile i fornitori.

Se un tempo le aziende spostavano la produzione in aree geograficamente lontane per risparmiare e contenere i costi, oggi non è più possibile.

Diventa fondamentale ottimizzare e rendere efficienti i flussi logistici, considerando in fase di valutazione dei fornitori, i rischi geopolitici di un paese.

Questo attraverso le tecnologie digitali per poter controllare meglio la flessibilità delle catene di approvvigionamento, inserendo nuove competenze all’interno delle aziende, per gestire queste nuove complessità.

CARENZA DI MANODOPERA SPECIALIZZATA ED AUTOMAZIONE

L’automazione per il magazzino non è una novità. Trasportatori, soluzioni per lo stoccaggio e per il prelievo automatico, smistatori e tante altre tecnologie sono utilizzate da decenni all’interno dei centri di distribuzione.

Sistemi e tecnologie che vengono utilizzate per migliorare la produttività, soddisfare il cliente, attraverso un’evasione degli ordini più accurata, garantire un approvvigionamento dei materiali più stabile e compensare la carenza di personale.

L’automazione all’interno dei magazzini, nasce per rispondere alle esigenze di maggiore velocità ed efficienza all’interno dei processi produttivi, ma nei prossimi cinque anni, secondo lo studio di MHI, l’adozione della robotica dovrebbe più che raddoppiare per far fronte alle interruzioni della catena di approvvigionamento, e soprattutto per la carenza di manodopera.

Dalle attrezzature tradizionali, passando a robot quali AGVs (Veicoli a guida automatica) ed AMRs (Robot Mobili Autonomi), l’automazione oggi deve essere considerata come un elemento fondamentale per alcune fasi fondamentali, quali lo stoccaggio e la movimentazione dei materiali.

I robot possono offrire innumerevoli vantaggi ai magazzini, e possono essere un potente alleato di fronte all’aumento del volume degli ordini e all’incertezza della manodopera.

Automazione ed operatori insieme, possono garantire una movimentazione più efficiente delle merci lungo tutta la supply chain.

L’IoT può ottimizzare le operazioni aziendali, i robot e le persone sui carrelli elevatori possono scaricare i rimorchi e preparare i pallet per lo stoccaggio, infine AGVs ed AMRs possono lavorare per movimentare pallet o casse in base agli ordini.

Tutte queste soluzioni sono in grado di garantire accuratezza e di gestire al momento dell’evasione degli ordini, la distribuzione dei compiti e la movimentazione dei prodotti verso le postazioni di imballaggio o di stoccaggio, assicurandosi che gli articoli corretti arrivino nei luoghi esatti, nei tempi più rapidi a costi più bassi.

In un contesto come quello attuale, dunque, le aziende sono chiamate a ripensare le logiche del magazzino, migliorando la digitalizzazione, approcciandosi alla robotica ed alle nuove tecnologie.

SOSTENIBILITÀ

Una ricerca effettuata da Kearney, stima che l’80% dei consumatori valuta prima di effettuare un acquisto l’impatto ambientale del prodotto,

Uno sviluppo sostenibile risulta complesso, ma necessario e tutte le aziende, in particolare quelle operanti nella manifattura e distribuzione, stanno elaborando delle strategie per potersi allineare con il piano definito dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

La sostenibilità, è ormai parte integrante delle strategie aziendali, e rappresenta uno dei trend principali per il 2023 per ripensare all’impatto ambientale del proprio magazzino.

Nello specifico le aziende industriali e logistiche, risultano essere le principali consumatrici di energia e tra le imprese che più producono emissioni di carbonio.

Esse, dunque devono svolgere un ruolo di primo piano per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, sincronizzando al meglio le catene di fornitura.

Se da un lato i magazzini devono aumentare le loro dimensioni per riuscire a soddisfare una domanda in continuo aumento, dall’altro devono riuscire a ridurre i costi determinati dagli impatti ambientali.

Per ovviare a questo dilemma, occorre agire sulle tre dimensioni della sostenibilità:

  • Ambientale: adottando delle iniziative per ridurre le emissioni di carbonio delle operazioni;
  • Sociale: adottare delle soluzioni per migliorare il benessere, la salute e la sicurezza per gli operatori;
  • Economiche: implementare delle iniziative che assicurano prosperità nel medio-lungo periodo per l’azienda, tenendo conto degli impatti ambientali e sociali.

Da un punto di vista ambientale, il processo di evasione degli ordini può essere reso più sostenibile attraverso l’automazione, sfruttando il principio “goods-to-person”.

Si ribalta, dunque il concetto classico, dove era l’operatore a spostarsi per preparare la merce da spedire. Il principio “goods-to.person”, garantisce che siano i materiali a spostarsi verso l’operatore, in un flusso logistico automatizzato, innovativo e performante.

Questo consente di stoccare la merce in scaffali di dimensioni ridotte e a basso ingombro, agevolando il prelievo e la preparazione dell’ordine da parte di un operatore che rimane in una posizione ferma.

I robot AMRs rappresentano una soluzione sostenibile, grazie alla loro capacità di ottimizzare la gestione degli spazi. Grazie ad essi è possibile stoccare i materiali anche in spazi ristretti, aumentando lo spazio del 400%.

Stoccare, ottimizzando al massimo lo spazio significa anche costruire meno, riducendo l’impatto ambientale, potendo concentrare le operazioni logistiche in aree di dimensioni ridotte, migliorando il flusso dei materiali, riducendo al contempo i tempi di evasione degli ordini.

Sociale, ovvero all’interno del magazzino occorre migliorare in modo sostanziale le condizioni di lavoro, per quanto riguarda salute, benessere e sicurezza.

Alcuni degli accorgimenti che si possono adottare per migliorare la sostenibilità sociale all’interno delle operazioni produttive sono:

Infine, da un punto di vista economico occorre ridurre al minimo gli spazi, e quindi di conseguenza i costi derivanti dalle aree stoccaggio.

Oltre ad ottimizzare le aree logistiche, bisogna prestare attenzione al tema dell’ergonomia, in quanto, secondo uno studio effettuato da AGR e V., Il raggiungimento di migliori condizioni di lavoro, comporta benefici in termini di riduzione del turnover e dei giorni di malattia per singolo operatore.
Utilizzare delle soluzioni avanzate ed automatizzate per il picking consente di rendere le operazioni di prelievo più sicure ed accurate, oltre a:

  • ridurre gli errori nella preparazione degli ordini
  • ridurre i resi
  • abbassare i costi aggiuntivi collegati a rifiuti di imballaggi e spedizioni

Gestire in modo oculato lo stoccaggio dei materiali, consente di evitare delle situazioni spiacevoli ed inconvenienti, che possono danneggiare la reputazione dell’azienda, come:

  • merce (anche di valore) che raggiunge la destinazione errata;
  • circolazione di prodotti sbagliati;
  • circolazione di prodotti scaduti o obsoleti;
  • circolazione di prodotti in attesa e non ancora pronti per il pubblico.  

Inoltre, affidarsi ad una soluzione WMS (Warehouse Management System) consente di tenere trccia delle SKU (Stock Keeping Unit), potendo monitorare la merce in entrata ed in uscita, verificando che le giacenze siano sempre allineate, semplificando l’inventario, risparmiano tempo e denaro.

IL PERSONALE

 

“La tecnologia può davvero essere un valido alleato anche nel settore della logistica.” – Orazio Stella, senior partner di Loriga&Associati, società di ricerca e selezione del personale.

L’utilizzo dei big data e dell’intelligenza artificiale consentono di gestire facilmente le attività, rendendo efficiente l’intera logistica, potendo controllare ed ottimizzare la catena di approvvigionamento.

Tutte queste tecnologie sono fondamentali, ma richiedono nuove competenze per le aziende, che nei prossimi mesi inizieranno ad implementarle.

In particolare, le figure centrali per il 2023 saranno:

  • Data Analyst: colui/colei che analizza grandi volumi di dati e di informazioni, elaborando le previsioni dei volumi di vendita, in modo tale da programmare le scorte e la produzione.
  • Supply Chain Manager: è il responsabile della riduzione degli impatti ambientali della catena di approvvigionamento, monitorando efficienza e qualità del servizio logistico;
  • Addetto alla progettazione delle soluzioni logistiche: si occupa di progettare delle soluzioni logistiche, impostando un flusso end-to-end, dall’ingresso merci, fino alla consegna al cliente finale.

Inoltre, le aziende per contrastare il cambiamento demografico e la carenza di manodopera, giovane e specializzata dovranno sempre di più affidarsi alla robotica ed alla automazione.

Questo per evitare che il personale svolga ruoli ergonomicamente impegnativi, per ridurre gli infortuni sul posto di lavoro, ma anche per attrarre nuovi talenti all’interno del magazzino.

Il lavoro umano sarà importante per le attività che portano valore aggiunto, per risolvere i problemi all’interno dei processi di magazzino e per supervisionare le attività dei robot.

Un lavoro che sia stimolante, attraente e qualificante.

CONCLUSIONI

Migliorare la produttività, abbassare i costi operativi e fornire un servizio di qualità, gli obiettivi del magazzino del 2023 non cambiano.

Ma in un contesto in continua evoluzione, la tendenza sarà orientata verso soluzioni che rendano le operazioni logistiche più rapide, efficienti e prive di errori.

Ottimizzare gli spazi destinati allo stoccaggio, coordinare il lavoro tra automazione ed operatori, equilibrare i carichi in entrata ed in uscita, attraverso l’utilizzo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, permetterà alle imprese di gestire in modo intelligente la Supply Chain, riducendo i costi, migliorando l’efficienza, allineandosi agli obiettivi di sostenibilità aziendale

Fonti: