Come si riconosce un Superbrand

tratto da “Superbrands il Libro dei grandi marchi in Italia”
di Aldo Viapiana
Vice Presidente AISM Associaizone Italiana Marketing
Presidente Diretti al Punto srl

 

Il brand nasce e acquista importanza alla fine dell’800, quando le nuove tecnologie dell’imballaggio e della conservazione (tra cui il cartone, la banda stagnata, la pastorizzazione) permettono di iniziare a trasferire ingenti quantità di merce da un luogo di produzione anche remoto al luogo di consumo. Il possibile anonimato della confezione viene dunque superato attraverso l’introduzione del brand, che permette di allargare i mercati.
In Italia, il brand si afferma veramente con forza negli anni ’60 del secolo scorso, contemporaneamente alla crescita dell’apparato industriale dei prodotti di massa. Per anni l’affermazione “è un prodotto di marca” connota un’offerta di qualità, a standard di buon livello, ad un prezzo accessibile.
Oggi il brand assume ancora di più i connotati di garanzia e di affidabilità, nel momento in cui sempre meno siamo in grado di comprendere la provenienza, la qualità intrinseca, il processo produttivo dei beni e dei servizi che ci vengono proposti.
L’etichetta, la tracciabilità, la certificazione, la dichiarazione d’origine sono tutti aspetti che si sono aggiunti, e sulla base dei quali ormai molti clienti orientano le proprie scelte di acquisto, ma concettualmente derivano tutti dall’idea-base del brand: una promessa che viene mantenuta.
E che cos’è dunque un super brand? E’ una promessa, anche molto impegnativa, che viene mantenuta e rafforzata nel tempo. Perché alcuni brand diventano super e altri no? La risposta sta nella capacità di essere orientati al marketing, vale a dire al cliente.
E infatti, le aziende con una coerente visione e strategia di marketing sono in grado di costruire, consolidare, ampliare la forza del proprio brand e farlo diventare super. In altri termini di produrre valore, certamente per l’impresa, ma soprattutto per la comunità dei propri clienti.